Tanto come la fai fai, sbagli
Come la fai fai, sbagli. Parlo della Ciambella al limone di mia madre, meglio nota come la Ciambella di Signora Pina. Scopiazzata a suo tempo dalla sorella Maria Itria, dopo tanti anni è diventata il suo piatto forte.
Alle aiutanti, ormai si sa, toccano sempre i lavori più noiosi, perciò, mentre grattugio i limoni le chiedo la storia di questo dolce. Con il suo leggero accento sardo mi racconta: «Già ne ho fatto due! Ho preparato anche otto ciambelle al giorno. Quando vivevamo in Olanda, me le chiedevano le amiche». In effetti non ricordo averle mai visto fare meno di quattro ciambelle nello stesso giorno: due sempre pronte da regalare, e altre due di scorta nel freezer per gli ospiti a sorpresa. Modestamente, nessuno, a detta sua, riesce a farla come lei… :-)
Dopo cinquant’anni passati a sfornare il profumato dolce, ancora si domanda perché, nonostante concede a tutti la ricetta, non è mai uguale alla sua. Il trucco è che mia madre aggiunge sempre un po’ in più. Perciò, se trovi scritto sei uova devi sapere che lei ne mette sette/otto e pesa ad occhio e croce gli altri ingredienti. Ovviamente poi tutti si complimentano perchè, seppur seguendo la ricetta, il dolce si sgonfia o non è soffice… alimentando il suo orgoglio. ;-)
Insomma, come stupirsi se poi fioccano le prenotazioni di ciambelle da parte di amici e parenti?
La verità è che, effettivamente, la ciambella di mia madre piace tantissimo a tutti. Se la ricordano bene anche le mie coinquiline e amici di Pisa… quando viaggiavo in nave mi caricavo come un mulo e la mettevo sempre nella valigia. La ciambella ha infatti felicemente viaggiato per l’Italia e in Europa grazie ai parenti ed è stata apprezzata in Olanda, Pisa, Roma, Torino, Firenze…
Con questo post, e il doveroso permesso di mia madre, mi farebbe piacere che continuasse su internet il suo viaggio. Via con il tour! Fai copia/incolla, oppure apri il tuo ricettario con penna alla mano!
CIAMBELLA AL LIMONE
6 uova
500 gr. di zucchero
600 gr. di farina
2 limoni
1 bicchiere di olio d’arachidi
1 bustina di lievito
Latte quanto basta (se necessario)
Zucchero a velo
Separare i tuorli dagli albumi e montare a neve questi ultimi. Ora devi unire lo zucchero ai tuorli e montare bene con una frusta elettrica. Versa nell’impasto il succo di un limone bello grande, grattugia e unisci la buccia di due limoni. Mescola bene. Aggiungi l’olio d’arachidi. Mescola. Setaccia e versa la farina e il lievito. Mescola. Adesso unisci l’albume montato a neve e mescola con delicatezza. Se l’impasto ti sembra duro aggiungi un po’ di latte. Siamo alla fine, è arrivato il momento di imburrare e infarinare una teglia con il buco. Versa l’impasto e inforna a 180° per circa 40 minuti o comunque fino a cottura. Evita di aprire il forno in fase di lievitazione. Lascia raffreddare la ciambella e prima di servirla spolverizza con zucchero a velo.
E Ricorda che tanto come la fai fai, sbagli. :-P
Chiara
3 Marzo 2013 11:33E ce la ricordiamo sì la ciambella della signora Pina! Buonissima :) Ciau Pia ;)
Pia - Artemisia
3 Marzo 2013 13:46Ciao Chiara! E’ tanto che non la mangio, la fa sempre per gli altri! Ma se passi a trovarci a Bosa te la facciamo trovare! :-)
Michela
3 Marzo 2013 15:09Allora presto sul mio blog vedrai la ricetta della ciambella al limone della signora Pina!!! … Anche se dovremo venire a bosa per capire se la ciambella e’ venuta come doveva venire.
Pia - Artemisia
3 Marzo 2013 19:02Michi, si si! Sono curiosissima di vederla su “I Pasticci della Cuoca”! Ci conto! Poi ovviamente se capiti d’estate da queste parti non mancheremo di fartela provare. :-)
Patty
3 Marzo 2013 15:25… la mitica ciambella della “Mamma Cossu” … e chi se la dimentica … paragonabile solo al “mitico polpettone … della Mamma Cossu …
Pia - Artemisia
3 Marzo 2013 19:06Verooooo! Prima o poi scriverò un post anche sul polpettone. :-)
Però anche io avrei un elenco di dolcetti buoni calabresi che non riesco proprio a dimenticare! ;-)
Patty
3 Marzo 2013 15:31… eccola ricopiata … poi passerà sulla mia agenda delle ricette, anche se mi sa che ce l’ho già …
Pia - Artemisia
3 Marzo 2013 19:07Poi fammi sapere se piace anche a Lorenzo e Samuele. :-)
rita
3 Marzo 2013 19:21Confermo! La cibella della signora Pina e’ buonissima! Cmq la provero’ anche se credo sia insuperabile
Pia - Artemisia
3 Marzo 2013 19:36Grande Rita! Benvenuta sul mio blog! Il post è capitato a pennello visto che, senza sapere che ho messo la ricetta online, nel pomeriggio me l’hai chiesta. Insuperabile… ma alle spalle ci sono 50 anni di “attività”! Insomma, ci vuole anche allenamento. :-)
Patty
6 Marzo 2013 15:36La farò quanto prima, in effetti ce l’avevo già nella mia agenda “la ciambella di Mamma Cossu” … ci sono delle “incongruenze” … mi affiderò a questa che hai pubblicato tu … poi ti faccio sapere sui risultati … un bacione
Pia - Artemisia
7 Marzo 2013 00:05Quella che hai tu è quella “ufficiale”. Questa l’ho trascritta io guardando mentre la faceva. ;-) Un bacione!
Topper
13 Marzo 2013 18:35Non l’ho nemmeno assaggiata ma sono già sicuro che non la dimenticherò!
Mi ha fatto venire in mente un piatto povero e semplicissimo, quasi scomparso, che cucinava mio nonno: la pasta con le patate. Ricordo che in famiglia chiunque ha provato negli anni a prepararla e nessuno è mai riuscito a renderla così buona come era la sua.
Pia - Artemisia
15 Marzo 2013 17:06Ciao Topper, vero… spesso sono proprio i piatti semplici e antichi quelli più saporiti e genuini. Io sono una fautrice della semplicità. :-)