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Conto alla rovescia

-2… -2 giorni e sarà destinazione casa.
Mi manca la mia cittadina in Sardegna, mi manca ammirare quel castello medioevale che domina la collina, ma soprattutto ho nostalgia di mia madre che pur di farmi alzare dal letto mi grida in un orecchio che sono le 10 quando in realtà sono le 9… dopo tanti anni non ha ancora capito che questo trucco escogitato da mio padre, inizialmente mi faceva sobbalzare dal letto, ma che ormai non funziona più e che mi servono solo le sue parole “dure” per incentivarmi ad alzarmi:<<Pia, alzatiiii!! Vergognati! Sei una dormigliona!! Tutte le tue amiche si alzavano presto per studiare!! Per quello hai ancora gli esami da finire!!!>> Ecco, sento che ho bisogno di qualcuno che continui a buttarmi giù dal letto, considerato che da venerdì scorso non ho più la sveglia mattutina per recarmi in ufficio. :(
Mi manca il suo volersi scusare con piccole attenzioni per il risveglio traumatico: non si dimentica mai che, tra le tante tazze da tè ho la mia preferita che mi fà trovare sempre pronta, colma di caffèlatte bollente, proprio come lo preferisco io… non mi fa mai mancare la biscottiera piena di macine o la sua inimitabile ciambella al limone di cui va tanto orgogliosa, perchè solo a lei esce, aihmè, così soffice e buona.
Mi mancano un po’ meno le sue pulizie giornaliere imposte: spolverare con cura la camera e tenerla ordinata, pulire il bagno, fare i piatti, sgrassare i mobili, far brillare l’acciaio inox dei fornelli e del lavello, far splendere il pavimento.
Mi manca spostarle i soprammobili per poi scoprire che dopo due ore ha già sistemato tutto com’era prima, perchè, anche se difficile ammetterlo, noi due, da quel punto di vista siamo uguali… ogni cosa deve stare al suo posto. Ad essere sincera, siamo più simili di quanto pensiamo perchè a entrambe sembra più facile far prevalere il nostro lato meno sensibile… quel rapporto tra madre e figlia con esclusione di abbracci, frasi tenere e confidenze intime.
Mi manca rispondere al telefono e sentirmi dire dalle sue amiche che io e lei abbiamo la voce uguale per poi vederla allegra perchè ancora tutti si confondono.
Mi manca frugare tra i ricordi del passato… controllare lo stato delle mie vecchie bambole disposte con cura sopra la libreria, aprire il mio armadio e vedere che dopo oltre dieci anni c’è ancora quel vecchio poster di Piero Pelù e Ghigo Renzulli… nascosto all’interno, perchè lei, quando ero ragazzina, non mi ha mai permesso di attaccare i poster sui muri, ma in questi anni non ha mai osato staccarlo nonostante sia ormai rovinato.
Mi manca il nostro giardino e mi piace vederla mentre lo cura per mantenere salda la promessa fatta a mio padre… perchè gli piacevano da matti i fiori e i gli alberi da frutto e niente sarebbe dovuto cambiare senza di lui, perchè così è, e così spero sarà per sempre.