
Ai tempi di internet…
Oggi vi voglio raccontare come ho “vissuto” l’Internet Festival, festival che mi ha entusiasmato e coinvolto particolarmente per aver toccato temi che mi interessano da tempo. Devo dire che scegliere un argomento (su tanti) di cui parlare non è semplice, tutti valgono la pena di essere affrontati e chissà, man mano sul blog vorrei scrivere non solo di me . ;-)
Anni fa, avevo conosciuto grazie al forum dei Subsonica Michele Ledda, anche bravissimo scrittore e insieme, con l’appoggio del presidente del Corso di Laurea, abbiamo organizzato un seminario per Informatica Umanistica sull’accessibilità dei siti web. Ammetto che con il passare degli anni la mia curiosità mi ha avvicinato di più al mondo dei social media ma quando sono andata a sentire ‘L’amore ai tempi di internet‘, seppur pensavo fosse la tematica più leggera del Festival mi ha invogliato a twittare un’interessante frase di uno dei relatori, Adriano Fabris, docente di Etica della comunicazione all’Università di Pisa:
Internet è il luogo in cui tutte le differenze vengono uniformate.
Un ragazzo ha risposto al mio tweet con un secco “Ma anche no!” Ovviamente ci sono rimasta un po’ male ma mi ha fatto riflettere perciò gli ho risposto: “@CesareBM Si deve lavorare molto sul fronte dell’accessibilità ma sono pienamente d’accordo con quello che hanno detto oggi all’#if2012 ;-).” Si parla sempre meno di accessibilità dei siti web, eppure per i disabili non esistono solo le barriere architettoniche, anche su internet molte persone si trovano in condizioni di svantaggio, un sito dovrebbe essere progettato per tutti. Nonostante il gran lavoro ancora da fare in tal senso internet facilita la vita a chiunque si trova semplicemente in una condizione di “svantaggio” come gli anziani, gli immigrati, le persone con bassa scolarità, Facebook e i social network sono un esempio di valenza sociale e integrazione in rete. Credo anche che internet ci abbia aiutato a migliore il nostro senso civico nei confronti della disabilità, sul web siamo tutti “diversamente uguali”. Qualsiasi persona che ha un problema di salute, più o meno grave, trova informazioni, consigli, si può confrontare, può denunciare apertamente un disservizio (molti usano Twitter), oppure scrivere su un blog o un social network per raccontarsi, comunicare, socializzare e trovare un supporto affettivo. Certo, queste due parole non bastano per descrivere le opportunità offerte dalla rete, la vita per un disabile non è affatto semplice ma internet attenua le difficoltà di tutti i giorni. Diamo anche ad internet i suoi meriti.
P.S: Oggi inauguro il mio nuovo tema con una grafica vintage, forse più nel mio stile rispetto al precedente che avevo dedicato a Pac-man. Ancora qualche piccolo ritocco, devo perfezionarlo ma spero vi piaccia! :-)
– La foto in alto è di Kira –
Valentina
25 Ottobre 2012 14:13Pia, mi piace moltissimo questa grafica, proprio perchè ricorda la carta e per chi come me usa internet un pò come un “turista per caso” fa molto piacere.
Bello bello tutto il sito!
A proposito del tema, in un certo senso anche a me sta a cuore, ai tempi dei tempi feci la tesi proprio sui lettori automatici di schermo (Jaws in particolare) e in questi giorni in segreteria mi capita di immatricolare studenti non vedenti a cui la facoltà di psicologia, speriamo anche le altre, mette a disposizione proprio il software Jaws per lo studio. E’ giusto sollevare e tenere sempre vivo quest’argomento e questa sensibilità!
Pia - Artemisia
25 Ottobre 2012 18:57Ciao Vale, ormai mi porto dietro una pagina “invecchiata” da anni… volevo uno sfondo bianco e un sito che sembrasse professionale ma poi ci ho ripensato. L’ideale per me è continuare ad avere un blog senza troppe pretese, volevo che fosse un luogo accogliente e caldo, a dispetto dei colori freddi e dei toni di grigio che vanno tanto di moda adesso. E poi, devo ammettere che ho un debole per il vintage. ;-)
Riguardo il tema sull’accessibilità hai ragione, è giusto tenere vivo l’argomento… pensa che, un altro esempio simile a quello riportato da te l’ho visto di recente in un programma televisivo.
Un bambino, dopo 8 anni di silenzio è riuscito a comunicare solo grazie ad un computer. I medici sostenevano che non sentiva e non era capace di intendere perchè non aveva neppure il dono della parola. Invece si è rivelato grazie al PC un bambino sensibile e di un’intelligenza acuta che scriveva bellissime lettere ai genitori e ai fratelli, gli ha permesso anche di rapportarsi con i compagni di classe. Baci, spero di rivederci presto a Pisa.
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26 Ottobre 2012 08:00mapiova
27 Ottobre 2012 13:13Anche secondo me internet è un ottimo strumento di aiuto per chi a disabilità ma c’è un punto che mi lascia un pò perplesso. Quando parli di “supporto affettivo”. E’ vero che dietro un nick o un commento ci stà sempre una persona ma il sorriso di una persona non potrà mai essere sostituito da uno smiles. Fare commenti su un blog o comunicare tramite una chat può essere di aiuto ma non può mai sostituire l’andare a trovare qualcuno “di persona”
Pia - Artemisia
27 Ottobre 2012 16:07Ciao Mapiova, purtroppo molti disabili, oltre alla famiglia, non hanno una vita sociale e capita di trovarla invece su internet, sia sui forum che sui social network, o nei giochi online (su Second Life sono in tanti) proprio perchè dietro a uno schermo siamo tutti “diversamente uguali” motivo per cui è più facile socializzare e trovare un supporto affettivo. Un sorriso è insostituibile, certo… ma chi è costretto a letto non ha sempre possibilità di andare a trovare qualcuno di persona trovando così “rifugio” nella rete.
newwhitebear
31 Ottobre 2012 21:29Non passavo dal tuo sito da tempo. Allora era in costruzione ma devo ammettere che grafica, impaginazione sono molto gradevoli.
Molto interessante è l’argomento del post, che hai trattato con la consueta perizia.
Complimenti
A presto e un caro saluto
Pia - Artemisia
1 Novembre 2012 22:12Ciao Newwhitebar, mi fa sempre piacere la tua visita. Questo tema l’ho caricato solo una settimana fa, devo ancora perfezionarlo ma ci siamo quasi. ;-)
Ti ringrazio anche per i complimenti al post, ci sarebbero ancora tante cose da scrivere sul tema, magari in futuro approfondirò. ;-)
Mauro
5 Novembre 2012 00:24Cara amica di “finestra” come scrivi bene…
Pia - Artemisia
5 Novembre 2012 00:54Da Instagram al mio blog il passo è breve! Grazie Mauro! ;-)