Il cuore nel cappotto
Lo sento forte l’odore fresco dell’autunno fatto di temporali, di foglie cadute e terra bagnata.
L’autunno è verde muschio come il mio vecchio montgomery degli anni ’90 che riguardo attentamente come fosse un cimelio. Il suo modello a campana mi ricorda la frivolezza e la spensieratezza dell’adolescenza trascorsa tra la scuola e lunghe passeggiate ai viali con le amiche.
È un po’ sciupato… – penso – osservo la fodera consumata e gli alamari usurati… forse dovrei buttarlo ma, a differenza di altri vecchi vestiti, capisco che separarmene non sarà affatto facile.
È arrivato placido questo lento autunno nostalgico fatto di nebbia, nuvole basse e grigie come il cielo di Milano. Grigio come il mio adorato cappotto con la cintura in vita e le mostrine sulle spalle. Mi riguardo in una foto in cui lo indosso, sembro una soldatessa. Eccomi, in posa davanti al Duomo. Come mi sentivo sicura e protetta in quel cappotto che mi ha accompagnato in tanti viaggi in treno, alla ricerca del mio sogno milanese.
È malinconia questo autunno, è tristezza, è dolcezza, è ricordi che fermano il tempo davanti ai miei cappotti appesi tra sogno e disincanto.
Sono verdi, grigi e neri, eppure la felicità è comprarne uno rosso, e non importa se la fodera si ridurrà a brandelli… comunque vada, il cuore è nel cappotto.
– A Milano. Qualche anno fa. –
Valentina
27 Novembre 2013 08:48Ciao Pia…che dolce malinconia mi fa venire il tuo bellissimo post. Ripenso anche io a qualche abito o monile che ha contrassegnato un momento di sogno e di speranza magari riguardo qualche foto dove lo sguardo è ancora vivo e fiducioso nonostante le difficoltà. Ora che molte cose importanti sono andate a posto resta comunque l’amarezza per il passato perduto, per i sogni sfiorati che non si sono trasformati in realtà.
Un bacione grande…qui a Firenze fa un freddo che congela le idee, altro che dolci colori d’autunno!!!
:-) Valentina
Pia - Artemisia
27 Novembre 2013 14:09Ciao Vale, che piacere il tuo commento! Anche se molte cose importanti sono andate si spera che in futuro ne arrivino di migliori. In questo autunno nostalgico alcuni attimi di sconforto si alternano a una dose di ottimismo. ;-)
Ricordo bene il freddo terribile di Firenze! Cappotto, guanti, cuffietta e sciarpa prima di scendere dal treno… Qua in Sardegna il freddo è arrivato oggi, abbiamo acceso la stufa solo una settimana fa.
Un bacione anche a te! Kiss!
Patrizia
27 Novembre 2013 19:04Ciao Piuzza, leggendo il tuo post mi sono passati davanti i cappotti e giubbotti ai quali sono stata più o meno legata … un montgomery grigio, un piumone effetto “omino della michelin” … e un giubbotto rosso modello strano di un tessuto tipo felpa di dimensioni enormi !!! Mi piaceva ce l’avevamo uguale con Marina … eravamo ancora giovincelle :)
Leggendoti mi ha fatto piacere ritrovarmi nei tuoi racconti … c’ero al sudato acquisto del cappotto modello “soldatessa” o marinaia” … ricordo del tuo montgomery verde … sono passati tantissimi anni …
un mio bel cappotto che tengo ancora nell’armadio e che, malgrado sono anni che non metto, non riesco a buttare l’ho comprato a Milano da HM con Sonietta … :)
Ciao Piuzza un baciotto e al prossimo post.
Patty
Pia - Artemisia
29 Novembre 2013 23:43Patty, ricordo bene… ero con te quando ho comprato il mio cappotto preferito, poi ho avuto a lungo il senso di colpa per il prezzo alto ma devo ammettere che sono stati soldi spesi bene. Mi fa piacere scoprire che anche per te i cappotti sono “piezz’e core”. :-)
Eleonora
10 Novembre 2017 17:06Anche io come te mi affeziono alle cose che indosso tanto da non riuscire a lasciarle :)
Pia
10 Novembre 2017 18:08Tutta colpa di quella complicità che abbiamo con la moda. ?