
Roba da radical-chic
Toglietevi dalla testa la parola “snob”, ormai si usa “radical-chic”! Come ha scritto Eugenio Scalfari, questo termine, per chi si ritiene “di sinistra”, non è un insulto ma un motivo d’onore. E diciamoci la verità, se criticate i radical-chic con tono sprezzante, è perché, in realtà, vi stanno pure un po’ simpatici. Sarà per quell’aspetto volutamente trasandato o perché, tutto sommato, per molti sono icone di stile e di vita. Tutti questi motivi li rendono anche facilmente riconoscibili.
Per esempio:
E’ roba da radical-chic mixare capi firmati con vestiti meno costosi. Per dare un tocco di classe al look, non si fanno mai mancare un elemento vintage, come il sempre attuale berretto che usava anche vostro nonno, e non rinunciano ad un accessorio etnico come la kefiah, che non tolgono neppure d’estate con 40 gradi all’ombra.
E’ roba da radical-chic scrivere la lista della spesa sulla Moleskine, fare gli acquisti al negozio equo solidale, mangiare preferibilmente “bio” e essere vegetariani o vegani.
E’ roba da radical-chic vivere in una casa apparentemente dimessa… Già, perché quelle che sembrano vecchie poltrone, in realtà sono pezzi d’antiquariato.
E’ roba da radical-chic incontrarsi in libreria e intavolare discorsi intellettuali su Tolstoj, Baudelaire e Svevo, oppure al Circolo Arci per discutere di politica. In questo caso la parola d’ordine è sempre “No”: no alla privatizzazione, no al nucleare, no alle pellicce!
E’ roba da radical-chic organizzare aperitivi a base di sushi nel locale più esclusivo della città, magari per raccogliere fondi il cui ricavato sarà devoluto in beneficienza.
E’ roba da radical-chic esprimere sempre la propria opinione sui social network ma lamentarsi continuamente per le condizioni della privacy. Ormai si è capito… i radical-chic amano protestare e criticare e lo fanno continuamente, soprattutto su Twitter. Deridono chi guarda le soap opera e Maria De Filippi ma fanno compulsivamente zapping su C’è posta per te per poter cinguettare cattivissimi tweet. Adorano XFactor ma odiano i “talent”, preferiscono Che Tempo Che Fa, Anno Zero e Le Invasioni Barbariche ma sparano a zero su Daria Bignardi e spesso, la definiscono #radical-chic. Praticamente i radical-chic ironizzano sui radical-chic. Postano su Facebook canzoni di quindici, trent’anni fa, amano Guccini, De Andrè, Gaber e brucerebbero vivi Valerio Scanu e Marco Carta. Guarderanno Sanremo perché quest’anno sarà presentato da Fazio e dalla Littizzetto e perché sul palco ci sarà una sorta di concerto del 1° maggio.
Ma in fondo siamo in molti ad essere “radical-chic”. Se non nel look almeno un po’ nello stile di vita, perciò… se qualcuno si identifica in questo post, o se ha conosciuto un radical-chic, può continuare l’elenco tra i commenti iniziando con la frase “E’ roba da radical-chic…”
vedovascalza
1 Febbraio 2013 19:39Effettivamente ora che mi ci fai pensare anche io sono un po’ radical chic… o mamma, eppure non mi piace protestare sempre :)
Pia - Artemisia
1 Febbraio 2013 19:46Lo sono un po’ anche io, ma qualche anno fa lo ero di più, anche nel look. :-)
Michela
2 Febbraio 2013 10:24È roba da radical- chic il cappotto con gli alamari.
È roba da radical- chic non sapere di essere radical-chic.
:-)
Bella riflessione Pia.
Pia - Artemisia
2 Febbraio 2013 15:51Grazie Michi. Mamma mia quanto mi piacciono i cappotti con gli alamari. Ancora conservo un vecchio montgomery verde della Stefanel nell’armadio. Consumato… ma ci tengo troppo per buttarlo. Sempre più radical-chic. :D
Cinzia
3 Febbraio 2013 00:33Dal lunedì a venerdì sono very radical-chic!!! E non lo sapevo… Evviva la cucina biologica del nido!!!! ;)
Però, se le scarpe rosse in alto sono radical-chic, allora lo ero già da un po’!
Bacio.
Pia - Artemisia
3 Febbraio 2013 17:27Cinzia, si si… il modello è il tuo. Nella foto vedi le Birkenstock che fanno molto radical-chic. :D
Cati31
4 Febbraio 2013 00:16E’ da radical-chic comprare le verdure dai G.A.S. … per poi buttarle perché non ne puoi più di mangiare porri per una settimana intera :)
Pia - Artemisia
4 Febbraio 2013 00:47Allora i porri devono costare proprio poco nei Gruppi di Acquisto Solidale, perchè per il resto non sono convenienti. ;-) Comunque a me piacciono, sarei capace di mangiarli per una settimana intera con il risotto, con la uova, nella torta salata…
marco
5 Aprile 2016 12:05Radical chic
Le pezze an culu, ma le marche de boutique.
(i vestiti strappati ma comprati dalle migliori boutique)
dino de fasto
13 Luglio 2018 14:24io non sono abbastanza ricco per essere di sinistra, in un certo senso per fortuna