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Vado e vedo

Qualche giorno fa ho scoperto che il miglior modo per conoscere bene la propria città è camminare soli e a piedi. Con in mano il lettore mp3 sto andando a fare delle passeggiate sul lungomare, è un buon modo per osservare ciò che mi circonda e conoscere meglio me stessa. Mi fa stare bene. L’aria ancora fresca delle 20.00, di questi ultimi giorni di maggio, accende le idee.
E pazienza se il passo non è veloce come quello di chi si dedica con costanza al footing, in fondo non è male camminare lenti e fermarsi un attimo per tornare ad apprezzare con sguardo attento la natura o la propria città. Io vado e vedo.
Ho poi acquistato una nuova fotocamera, una Canon EOS M mirrorless con l’obiettivo intercambiabile che, nella borsa, ha sostituito la mia vecchia compatta Nikon coolpix. Sono contenta perché adesso ho pure un treppiede, e vorrei fare un po’ di pratica per imparare a scattare delle foto accettabili. Non ho grandi ambizioni con la fotografia, voglio solo continuare a divertirmi e, nel mio piccolo desidero migliorare perché quando fotografo vorrei far indossare a qualsiasi scorcio il vestito più bello. Bosa, quando l’attraverso da sola, soprattutto se passo per i vicoli de Sa Costa, l’antico centro storico, sembra si dipinga per me di tutti i suoi colori e l’emozione è forte come quella del primo incontro, ma è anche come gli amori più duraturi… sempre capaci di sorprendermi mostrando particolari mai visti.
Anche se a volte sento di non appartenere più a questa città, è comunque bello incamminarmi, ritrovare le strade di quando ero ragazza e dare un senso a questi trentanove anni di vita che ho percorso tra una città e l’altra.
Ed è così, che camminando sola, riscopro una città che sfuggendo, d’improvviso mi abbraccia.